sabato 29 settembre 2018

Il cappone a casa mia


Il mio pesce preferito è il cappone. Adoro il suo aspetto austero e un po' primitivo, il colore acceso, le spine acuminate. La sua polpa è fantastica: compatta, delicata ma allo stesso tempo saporita. E' un pesce che richiede cotture poco complicate, proprio per mantenerne la struttura e il sapore. Provate semplicemente a bollirlo e a gustarlo con un filo di olio buono e sale. Sarà perfetto, specie se ancora tiepido.
E' uno dei pochi pesci che mi piace cucinare intero perché è buonissima la polpa della testa , per esempio, e la cartilagine delle lische dona agli intingoli una consistenza perfetta.
A casa mia lo si preparava con un sugo un poco piccante, che può essere preparato sia con i pomodori freschi, se siamo in stagione, che con pomodori pelati di buona qualità. E poi poco aglio e poca cipolla e qualche aroma. Si avvicina alle ricette tradizionali sarde, in particolare del cagliaritano, ma non so se sia quella. Il risultato è un piatto non da ristorante nell'aspetto, ma sicuramente nel gusto. Ecco come preparare il miglior cappone della vostra vita.

Cappone alla maniera di casa mia
Ingredienti per 4 persone
2 capponi da 700 gr circa
500 gr di pomodori pelati (o pomodori freschi privati della pelle e tagliati a pezzi grossolani)
300 gr di patate
50 gr di cipolla fresca
1 spicchio di aglio
erbe aromatiche fresche (prezzemolo, origano, basilico)
olio evo
sale, pepeeroncino

Squamare ed sviscerare il pesce, poi tagliarlo in due pezzi. In una parata casseruola far andare dolcemente 4 cucchiai di olio evo con la cipolla tritata il peperoncino e l'aglio intero, aggiungere i pelati, schiacciarli con una forchetta, aggiungere gli aromi e far cuocere a fuoco medio per 5 minuti. Aggiungere sul fondo le patate sbucciate e tagliate a fette di medio spessore poi sistemare in un solo strato il pesce. Salare, coprire con un coperchio e far cuocere per 10 minuti a fuoco non troppo sostenuto. Girare il pesce e muovere delicatamente la casseruola per evitare che le patate si attacchino sul fondo  e lasciar cuocere coperto per altri 10 minuti o finché il pesce non sarà cotto e il sugo leggermente ristretto.
Mangiatelo subito, senza mangiare altro prima, in maniera da sentire tutto il sapore del mare.



martedì 4 settembre 2018

L'estate sta finendo


Il pomodoro è un frutto. Un meraviglioso frutto estivo che però, visto il suo sapore non dolce, è stato ben presto annoverato tra le verdure. A me però piace pensarlo come uno dei più tipici frutti della stagione calda, anche perché riesce sicuramente a dare il meglio di sè.
Non usate pomodori a dicembre. Vengono quasi tutti dall'Olanda (sì, avete capito bene, dall'Olanda, uno dei maggiori produttori di pomodori al mondo!) e non hanno visto un goccio di sole.
E' questo il momento, sia per la varietà che trovate (San Marzano, camona, datterino, cherry, insalataro di campo...) sia per il gusto dolce e profumato in maniera naturale.

A me piace pensare al pomodoro come a uno degli ingredienti più versatili che conosca. Ho elaborato anche una ricetta dolce, perché si presta molto bene anche a questo tipo di preparazioni. Ma oggi voglio dedicargli questa squisita ricetta estiva, adatta per un buffet freddo o un aperitivo: una quiche di pomodoro ed erbe, guarnita con ricotta di capra e fiori. L'unico accorgimento che dovrete avere è il trattamento del pomodoro, che deve essere provato della pelle e della parte acquosa data dai semi. Per il resto è semplicissima . E se non volete preparare voi la pasta brisée, potete utilizzare anche quella pronta, anche se io consiglio sempre di prepararvela da voi.
E allora ecco la mia ricetta estiva, che più estiva non si può. Perché poi l'estate finisce...

Quiche di pomodoro alle erbe e ricotta di capra
Ingredienti per 8 persone
Per la pasta brisée
200 gr di farina 00
100 gr di burro freddo
4 gr di sale
2 cucchiai di acqua fredda

Per il ripieno
6 pomodori San Marzano grandi
2 uova
200 ml di latte
50 gr di parmigiano grattugiato
erbe miste (erba cipollina, maggiorana,  basilico)
sale, pepe

Per guarnire
200 gr di ricotta di pecora o di capra
erbe miste (erba cipollina, maggiorana,  basilico)
fiori eduli secchi
sale, pepe

Per prima cosa preparate la pasta: nel mixer a lame mettete tutti gli ingredienti eccetto l'acqua, fate formare un briciolame e aggiungete l'acqua, terminate velocemente la lavorazione a mano e fatela riposare in frigorifero avvolta nella pellicola per almeno 30 minuti.
Pelate i pomodori immergendoli per 30 secondi in acqua portata a bollore, tagliateli a dadini eliminando i semi e metteteli in un colino perché eliminino tutta l'acqua. Stendete la pasta a 1/2 cm di spessore e foderate una tortiera da 20 cm o sei tarlerete da porzione. Fate in modo che i bordi aderiscano bene.
In una ciotola mescolate le uova, il latte, il parmigiano, le erbe tritate, sale e pepe. Sistemate i dadini di pomodoro sulla base della pasta e coprite con l'appareil (il composto di uova e latte preparato). Fate cuocere in forno caldo a 180° per circa 30 minuti e servite le tarlerete tiepide, guarnite con la ricotta lavorata con sale, pepe ed erbe le restanti aromatiche tritate.