giovedì 30 giugno 2011

La zuppa "nascosta" (Suppa Cuata in Gallurese)


Oggi fatemi fare un po' la maestrina (del resto nasco come professoressa, poi la vita mi ha offerto altre possibilità lavorative alle quali non ho saputo dire di no...). Vi farò una mini lezione sulla suppa cuata, in italiano zuppa gallurese.
Si tratta certamente di un piatto tradizionale sardo conosciuto a molti, anche ai turisti che frequentano il nord dell'isola e che l'hanno sicuramente assaggiatain qualche ristorante o agriturismo. Ma pochi conoscono l'origine e la storia di questo piatto povero eppure così gustoso. Prima di tutto il nome: suppa cuata significa "zuppa nascosta" ma nessuno sa veramente cosa questo piatto così semplice nasconda. Secondo alcuni si trattava dei pezzi di carne del brodo, che qualcuno lasciava nel fondo, altri riferiscono dell'abitudine di farla riposare avvolta in una coperta prima di essere servita, nascondendola agli affamati commensali... Lascio a voi la scelta della versione che vi piace di più.

Quanto a me, non posso fare altro che darvi la mia versione (opportunamente modernizzata nella forma e nella sostanza) di questa meravigliosa ricetta, che vi consentirà anche di riciclare il pane vecchio. Per quattro persone vi serviranno circa 500 gr di pane raffermo, circa 300 gr di formaggio tipo fresa di Ozieri o casitzolu morbido, menta fresca e del buon brodo. Alcuni diktat vanno messi. Prima di tutto il pane: non può essere pane tipo rosette o baguette, deve essere un pane a lievitazione naturale o di semola. Questo è un elemento importantissimo. Un altro sacrificio dovrete farlo sul brodo: non potete assolutamente usare il dado (ma poi, del resto, cosa ve ne fate? vi dò io alcuni suggerimenti alternativi sempre pronti ma più sani e di miglior sapore), dovrete preparare un buon brodo di carne che potrete poi sgrassare, ma non del tutto.
A questo punto la preparazione è semplicissima: tagliate il pane a cubetti o a fette e sistemateli sul fondo della teglia imburrata, coprite con il formaggio tagliato anch'esso a cubetti e mescolato alla menta tritata grossolanamente, poi fate un altro strato di pane e un altro di formaggio. Infine spolverizzate con pecorino grattugiato e coprite quasi a filo con il brodo.
Fate cuocere per circa 30' a 180° e fate riposare leggermente prima di servire. Nella foto vedete la mia versione monoporzione.
E se vi dicessi che la ricetta me l'ha data un parente di Bastiano Addis Tansu, meglio noto come il Muto di Gallura??

lunedì 27 giugno 2011

Sardine sarde internazionali



Mea culpa, mea culpa! Vi giuro che stasera vado a comprare la macchina fotografica!
Però mi era rimasta una ricetta della quale mi ero dimenticata di avere l'immagine e che vale veramente la pena provare. Non è mia, si tratta di un falso d'autore culinario. Il vero chef è Heinz Beck e io sono solamente una ammirata scopiazzatrice...seguitemi in questa ricetta molto semplice e cheap.

Per quattro persone, diliscate e aprite a libro circa 12 sardine (se non ne avete voglia, sappiate che al mercato di San Benedetto ci sono tanti pescivendoli assai volenterosi che sopperiranno alla vostra mancanza...) poi fatele marinare con i seguenti ingredienti:
2 cucchiai di salsa di soia, 4 cucchiai di vino bianco (io ho messo vernaccia per non tradire le mie origini oristanesi...), un poco di aglio, zenzero tritato, prezzemolo. Fate marinare al fresco per almeno mezz'ora, poi infilzatele negli stecconi, passatele nella farina, nell'uovo sbattuto e friggetele in olio di arachidi.
Saranno un meraviglioso finger food per una cena estiva e d'effetto (e perché no? economica...)

martedì 14 giugno 2011

La morbidezza della capra



La "santa barbara" di foto sta per terminare ed è anche per questo che le sto centellinando, ma oggi vi voglio proporre una velocissima ricetta assai appetitosa, che potete preparare quando avete poco tempo ma avete voglia di qualcosa di sfizioso.
Si tratta di un primo di pasta condita con pomodorini ciliegia cotti con le erbe e ricotta di capra. Vi consiglio la ricotta di capra, che si trova soprattutto in questo periodo, perchè è molto più cremosa di quella di pecora. Non pensiate che sia più pesante o che abbia un sapore forte, è delicatissima e non ha alcun retrogusto.

Mentre l'acqua pre la pasta bolle fate cuocere a fuoco dolce i pomodorini con abbondante olio d'oliva (circa 4 cucchiai) e uno spicchio di aglio. I pomodorini dovranno ammorbidirsi ma non disfarsi. Se avete voglia e tempo, spellateli buttandoli in acqua bollente per 10 second, il risultato sarà di gran lunga superiore.
Quando la pasta è cotta, fatela saltare nel condimento aggiungendo abbondanti erbe aromatiche come basilico, origano e maggiorana, poi mantecatela con la ricotta di capra e servite caldo...
Veloce, morbido e cremoso!

lunedì 6 giugno 2011

Anche le cozze amano i fagioli



Avete una serata da organizzare per molte persone e non sapete come fare? Volete preparare qualcosa di sfizioso e raffinato allo stesso tempo ma avete un budget limitato, per non parlare del tempo?
non vi preoccupate! Cookinglaura vi propone un simpatico aperitivo da preparare in massimo 20 minuti e che fa sempre un figurone nei buffet. Il tutto a un prezzo di circa 5 euro per 20 persone! Se volete strafare potete usare i gamberi al posto delle cozze, ma è ovvio che il prezzo cambierà.

Per 20 bicchierini vi serviranno: 3 lattine di fagioli cannellini, 500-700 gr di cozze, olio, sale, pepe.
Aprite le lattine con un simpatico apriscatole, che semplifica sempre la vita, poi versate nel bicchiere del frullatore i simpaticissimi cannellini doppo averli sciacquati dal liquido di governo (non del Governo...si chiama così, non è colpa mia). Mentre azionate il magico apparecchio, versate a filo circa una tazzina di acqua tiepica, mezza di olio d'oliva, poi salate e pepate. Assaggiate (non mangiatevelo tutto!) e versatelo nei bicchierini di plastica piccoli. Intanto fate aprire le cozze a fuoco veloce e sgusciatele. Aggiungetele alla crema di fagioli e guarnite con qualcosa di verde come un rametto di prezzemolo o maggiorana.
Già fatto? diceva una pubblicità di quando ero giovane...
In un cookingtempo!

giovedì 2 giugno 2011

La Repubblica delle cozze



Si, scusatemi, vi ho trascurato! La cookingtorta è rimasta lì per un tempo assolutamente irragionevole per la vita di un blog, ma dovete sapere che mi si è rotta la macchina fotografica e ora devo vivere un po' di rendita finché non ne avrò una nuova.
In ogni caso, dopo aver frugato nel mio repertorio di ricette, vi propongo un primo spettacolare, ottimo per questa stagione pre-estiva e molto adatto per i giorni di festa come oggi, la Festa della nostra Repubblica, con un bel bicchiere di vino bianco fresco e tanta buona compagnia.
Per quattro persone vi serviranno:
1 kg di cozze
2 spicchi di aglio
1 grossa melanzana (circa 350-400 gr)
400 gr di pomodori freschi maturi
erbe aromatiche (basilico, maggiorana, origano fresco)
olio e.v. d'oliva 4 cucchiai
olio di arachidi per friggere
sale
peperoncino

Tagliate la melanzana a cubetti medi e friggetela in abbondante olio di arachidi caldo (non lesinate, il fritto preparato in casa non è assolutamente nocivo, ovviamente se non friggete ogni giorno....). Tagliate a pezzi grossi i pomodori e fateli cuocere coperti in una pentola a fuoco medio finché non si disfano, poi passateli al passaverdure e tenete la passata da parte.
In un'altra padella fate aprire le cozze senza alcun condimento, senza farle cuocere troppo (altrimenti diverranno dure!), sgusciatele e mettetele da parte.
In una larga padella dove potrete anche saltare la pasta fate andare dolcemente l'olio d'oliva con gli spicchi di aglio (che poi toglierete), aggiungete la passata e fate cuocere per circa 5-7-minuti, aggiungete ora le cozze e le melanzane, fate insaporire e regolate di sale e peperoncino. cuocete la pasta al dente e fatela saltare nel sugo, poi completate con le erbe...
Buona festa della Repubblica a tutti!!