domenica 16 giugno 2013

Se avete preso un granchio


Chi di voi ha visitato un paese atlantico avrà sicuramente assaggiato quei meravigliosi granchioni con le chele enormi, che vengono serviti in tanti modi, a seconda del paese in cui ci si trova. Mi è rimasto nel cuore un hotel di Portimao, in Portogallo, Pensao Penguin, gestito da una signora inglese e dove avevamo trascorso una vacanza magica. La camera aveva un balcone da cui scendeva una scalinata che portava direttamente in spiaggia. Era veramente magnifico, lo consiglio davvero a tutti i miei lettori.
Di quella vacanza mi ricordo anche alcune scoperte culinarie, come il piri piri, il paté di sardine, e il granchione, che ci avevano servito semplicemente lessato e tagliato a metà, con una salsa cocktail. Armati di martelletti, avevamo aperto i crostacei e gustato il sapore dolciastro e delicato della polpa.

Avrete visto che da qualche anno è possibile trovare i granchi anche nei nostri mercati. Se decide di comprarlo, ricordatevi una cosa fondamentale: deve essere vivo. Purtroppo non potete derogare a questo fatto, se vi fa impressione, metteteli nel congelatore per una mezz'oretta prima di bollirli almeno per non fare la fine di Diane Keaton in Io e Annie.... Perchè prima di tutto dovrete lessarli.
Vi servirà una grossa pentola con abbondante acqua salata bollente, nella quale immergerete i granchi per 15 minuti a partire dalla ripresa del bollore. A questo punto li potete scolare e conservare in frigo avvolti in un panno bagnato anche per 24 ore.
Potete scegliere poi di mangiarlo nature, accompagnato da una salsa, come lo avevano servito a noi in Portogallo, oppure in una insolita pasta, molto raffinata e dal gusto speciale, come vedete in foto. La ricetta di oggi è proprio la pasta al granchione e favette. Io ho scelto i paccheri, perchè è un tipo di pasta che si adatta molto bene al pesce e ha la giusta consistenza.

Per quattro persone vi serviranno i seguenti ingredienti:
350 gr di paccheri
1 granchione
150 gr di favette sbucciate e pelate (è fondamentale che siano pelate: sbollentatele pochi minuti in acqua bollente e la pelle verrà via velocemente!)
100 gr di dadolata piccolissima (brunoise) di carota, sedano e cipolla
uno spruzzo di vino bianco secco o cognac
40 gr di burro
2 cucchiai di olio evo
sale, pepe

Mettetevi al lavoro, perché non ve ne mancherà: aprite il granchione lessato e freddo e spolpatelo pazientemente, armati di schiaccianoci per le chele e di mani per il resto. Vi consiglio di non usare coltelli o altro, usate le dita, in maniera da togliere la polpa ed eliminare le parti dure. E' un lavoro seccante, ma è fondamentale per la buona riuscita del piatto. Il condimento è molto veloce, quindi lo potete preparare mentre cuociono i paccheri.
In una sauteuse sciogliete il burro con l'olio e fate soffriggere dolcemente la brunoise di verdure per circa 3 minuti, aggiungete il granchio e le fave e fate insaporire per 1 minuti circa. Sfumate con il vino (se usate il cognac, fiammeggiatelo per togliere il gusto amaro dato dall'alcol), salate, pepate e spegnete. Quando la pasta è cotta al dente, scolatela e fatela mantecare nel condimento con un mestolo dell'acqua di cottura. Servite ben caldo.
E' vero, avete faticato come pochi, ma il risultato è magnifico, adatto anche per un pranzo o una cena importante. E voi potrete pensare di essere in vacanza in Portogallo, magari alla Pensao residencial Penguin.... (andateci, ne vale la pena!)

1 commento:

  1. Ciao Laura,non so come contattarti,potresti aiutarmi in una esigenza tecnica per così dire... Ciao e complimenti per il tuo lavoro !

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