domenica 29 aprile 2018

Questa fregula è fatta a mano


Questa fregula è fatta a mano. Guardatela bene. E' perfetta; i chicchi sono tutti uguali, perfettamente uniformi, non troppo piccoli né troppo grandi e non è tostata.
Questa fregula è fatta da una persona che è un'altro pezzo di storia della mia vita e della mia famiglia.

Questa persona si chiama Bruna e vive ad Allai, un piccolo, bellissimo paese dell'entroterra oristanese, vicino al lago Omodeo, che vi consiglio vivamente di visitare se no l'avete mai fatto.
Eccola, Bruna, in una vecchia foto, che gioca con me mentre mia nonna Mercedes legge un giornale durante una gita domenicale nel bosco, di quelle che mio babbo amava tanto.


Bruna è un pezzo della nostra famiglia a tutti gli effetti, ha visto crescere me e mia sorella, ci ha voluto bene e ce ne vuole ancora come noi a lei. Ci ha insegnato tante cose: ad essere ordinate (quanto ha combattuto!), ad essere a nostro modo indipendenti fin da bambine nel vestirci e nel pettinarci, a cucinare e tante altre cose che ormai fanno parte integrante di me e mia sorella.

La sua mamma, che io mi ricorderò sempre, preparava delle cose meravigliose: il pane come non l'ho più mangiato e del quale mi ricordo ancora il profumo, la ricotta, cremosissima e delicata, dei ravioli fritti ripieni di mandorla, con la pasta sottilissima che si scioglieva in bocca. Tutti sapori che sono rimasti nella mia memoria e che, sono consapevole, non riuscirò mai a replicare, ma che hanno educato il mio palato al buono.

Bruna prepara una fregula a mano che è un'opera d'arte. Quando ce la regala, la cuciniamo con tutti i crismi, perché è una pasta meravigliosa, che si merita il meglio e la massima attenzione.
Non è tostata, come quella campidanese, e per questo è molto delicata, meno caratterizzante ed esalta il condimento. A me piace molto il sapore di grano che ha e quindi ho pensato a una ricetta che facesse spiccare anch'esso bene e a un condimento di verdure leggere e primaverili, formaggio di capra cremoso  e stagionato, cotta come un risotto con un brodo di finocchietto selvatico a dare un tocco diverso al tutto.

Eccola la ricetta. Purtroppo non avrete la fregola di Bruna, ma quando imparerò a farla anch'io così, ve la insegnerò io.



Fregula con verdure primaverili, formaggio di capra in due consistenze e brodo di finocchietto selvatico
Ingredienti per 4 persone

350 gr di fregula, possibilmente non tostata
200 gr di asparagi coltivati
150 gr di favette medie già sgranate
1 cipollotto fresco
un mazzetto di finocchietto selvatico
un trinchetto di caprino fresco
100 gr di formaggio di capra stagionato
olio evo
fiori eduli per decorare (violette, borragine, malva)

Preparate il brodo facendo cuocere il finocchietto selvatico in 700 ml di acqua per 20 minuti.
Sbollentate per 4 minuti gli asparagi e tagliate le punte, tagliando i gambi a rondelle. Sbollentate per 2 minuti le fave, scolatele, raffreddatele e pelatele.
In una casseruola fate stufare dolcemente il cipollotto fresco tagliato sottile in 3 cucchiai di olio evo, aggiungete la fregula e fatela insaporire leggermente, poi aggiungete il brodo caldo fino a coprire a filo e portate a cottura (dipende dalla fregula che usate, comunque ci vorranno 8-10 minuti), aggiungendo le verdure a due minuti dal termine.
Regolate di sale e mantecate con i formaggi. Servite nei piatti, decorando con i fiori freschi.












1 commento:

  1. Ciao, molto buona mi sono unita ai tuoi follower se vuoi seguirmi anche tu su https://michelaencuisine.blogspot.it grazie

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