Ma vi ricordate gli anni '80, almeno voi che siete miei coetanei (splendidi quarantenni, per dirla alla Nanni Moretti)? Spalline, capelli cotonati, leggins, Donatella Rettore, edonismo Raeganiano negli USA, Craxi da noi e via dicendo.
Non che io personalmente ne abbia nostaligia, anzi, non rispecchiavano neppure allora i miei canoni estetici, ma del resto, si sa, la moda...
E nel mangiare? Gli anni '80 sono caratterizzati dai cibi "lussuosi" che diventavano un po' di tutti i giorni: salmone, gamberi, panna, rucola (immancabile ancora oggi, purtroppo).
La ricetta di oggi è un po' anni '80 ma non è demodé, anzi, può aprire piacevolmente una cena raffinata se servita insieme a un bicchiere di vino bianco o prosecco: si tratta di un paté di salmone fresco.
Vi occorrerà pochissimo, sia in tempo che in ingredienti e potrete anche prepararne una discreta quantità da conservare in freezer e tirare fuori all'occorrenza.
Prendete circa 500 gr di salmone fresco e cuocetelo a vapore senza sale. Diliscate bene la polpa cotta e versatela ben calda nel mixer insieme a 150 gr circa di burro, un cucchiaio di salsa Worchester, sale, pepe. Azionate l'apparecchio magico e frullate fino ad ottenere un paté abbastanza rustico (se lo volete più fine dovrete passarlo al setaccio, ma andrà benissimo anche così). Assaggiate per regolare bene i sapori.
Sistemate il composto ancora tiepido in piccole terrine che possano andare in tavola (vanno bene anche le cocotte da soufflé) e conservate in frigorifero fino al momento di servire, ricordandovi di tirarlo fuori almeno un'ora prima di servirlo.
Potete offrirlo con pane pistoccu o carasau o con i crostini che preferite. E ricordatevi, mentre lo mangiate, di ascoltare Eurithmics, Human league, Frankie goes to Hollywood, Culture club, Duran Duran...ma i miei preferiti erano gli Spandau!